Teatro

Oblivion: 'Noi e il Quartetto Cetra'

Oblivion: 'Noi e il Quartetto Cetra'

Venerdì 16 ottobre parte, in prima nazionale al Teatro Colosseo di Torino, il lungo tour 2009/2010 di Oblivion Show. Dopo il successo delle repliche del giugno scorso al Teatro Franco Parenti di Milano, lo spettacolo ritorna nei teatri italiani, con la nuova e appassionata regia di Gioele Dix. Teatro.Org ha intervistato una componente del gruppo bolognese di cabaret musicale, Francesca Folloni, che parla così dello show. «Si tratta di un contenitore in cui presentiamo il meglio del repertorio degli Oblivion. Fondamentalmente è uno spettacolo musicale nel quale sconvolgiamo e rimescoliamo i più grandi autori italiani. Non mancheranno I Promessi Sposi in 10 minuti, che ormai ha superato i 350 mila click su YouTube. Ci sarà anche una simpatica lezione di solfeggio. E posso anticipare un’altra sorpresa “in musica” che riguarderà Shakespeare».

Che rapporto hanno gli Oblivion con il web?

Chi più chi meno tra di noi, tutti abbiamo un certo interesse per la tecnologia. Il più esperto e Lorenzo Scuda. Graziana Borciani, invece, non ha ancora un computer, quindi ci preoccuperemo durante la tournée di istruirla a dovere. In realtà Internet, YouTube e Facebook ci hanno aperto una strada inaspettata, con una risposta di pubblico eccezionale e immediata. Noi abbiamo messo diverso materiale nostro su YouTube e l’esplosione è avvenuta con “I Promessi Sposi in 10 minuti”. I nostri stessi produttori ci ritengono un “fenomeno da studiare”: è la prima volta, infatti, che un gruppo teatrale ritorna in teatro dopo aver raccolto largo consenso sul web.

Una delle novità di questa tournée e la nuova regia di Gioele Dix. Come è avvenuto questo incontro?

Gioele Dix ha visto il nostro debutto al Franco Parenti di Milano e il giorno seguente la Produzione lo ha cercato per sentire i suoi commenti. Lui ha risposto così: “Sono pronto a lavorare con loro!” Ora è più di un mese che lavoriamo insieme su questo materiale, in gran parte costituito da pezzi del nostro repertorio, rielaborati cercando di trovare soluzioni sceniche e strategie di realizzazione che risultino efficaci. Per il resto, porteremo in scena parodie e situazioni nuove.

In questi mesi, forse proprio grazie al vostro successo, si stanno riscoprendo le formazioni vocali (Quartetto Cetra, Trio Lescano), non solo a teatro, ma anche attraverso fiction televisive. Gli Oblivion come si collocano in tutto questo?

Noi abbiamo cominciato nel 2003 studiando a fondo il Trio Lescano e gli Anni Trenta; abbiamo riscoperto il Quartetto Cetra e ci siamo identificati nel loro modo di fare teatro e comicità in modo educato e col sorriso. Ben venga il ritorno di certo repertorio sulle scene teatrali e non solo. Poter riproporre a teatro il Quartetto Cetra, soprattutto ai giovani, che purtroppo non lo conoscono, e riscoprire un determinato tipo di vocalità, è un’opportunità molto preziosa. W il Quartetto Cetra!

Il vostro spettacolo viene spesso definito “cabaret musicale”. Tutti voi provenite artisticamente dal musical. Come si conciliano questi due aspetti sul palcoscenico?

Si tratta di un’identità che abbiamo costruito lavorando insieme, sempre guardando all’esempio del Quartetto Cetra, che attraverso la musica faceva teatro comico. A questo abbiamo aggiunto una giusta dose di follia e di assurdità, riconducibile ai Monty Pyton, trovando così una nostra identità. Speriamo che anche il pubblico colga questo “sposalizio” tra comicità e musica!